Etna & Borgogna
Un viaggio alla scoperta delle differenze e delle somiglianze tra i vini dei due terroir
Nonostante la distanza geografica, i vini dell'Etna e della Borgogna hanno sorprendenti affinità, tanto che l'Etna è spesso definita la "Borgogna del Mediterraneo". Questa similitudine è dovuta principalmente alla varietà dei terroir, alla predominanza di pochi vitigni e alla capacità di questi ultimi di esprimere in modo unico il territorio. Entrambe le regioni vantano una straordinaria varietà di suoli e microclimi. In Borgogna, la diversità pedologica è data da terreni calcarei, argillosi e marnosi, mentre sull'Etna, l'eterogeneità è data dalle diverse colate laviche e dalla loro composizione minerale. Questi suoli in continua evoluzione offrono ai viticoltori la possibilità di produrre vini con sfumature uniche, anche in vigneti molto vicini tra loro.
di Vincenzo Piazzese




La Borgogna
La Borgogna, regione vinicola francese di fama mondiale, è divisa in diverse zone che si estendono per oltre 250 km, da Chablis a nord fino al Beaujolais a sud. Ognuna di queste aree ha caratteristiche distintive in termini di clima, suolo e vitigni coltivati.
Ecco le principali zone vinicole della Borgogna:
• Chablis & Grand Auxerrois: questa zona è famosa per i suoi vini bianchi a base di Chardonnay, che si distinguono per la loro spiccata mineralità, dovuta al suolo ricco di fossili.
• Côte d'Or: Considerata il cuore e la zona più prestigiosa della Borgogna, si estende da Digione a Santenay.
• Côte de Beaune: Sebbene produca anche eccellenti vini rossi, la Côte de Beaune è rinomata soprattutto per i suoi vini bianchi di Chardonnay.
• Chablis & Grand Auxerrois: questa zona è famosa per i suoi vini bianchi a base di Chardonnay, che si distinguono per la loro spiccata mineralità, dovuta al suolo ricco di fossili.
• Côte d'Or: Considerata il cuore e la zona più prestigiosa della Borgogna, si estende da Digione a Santenay.
• Côte de Beaune: Sebbene produca anche eccellenti vini rossi, la Côte de Beaune è rinomata soprattutto per i suoi vini bianchi di Chardonnay.
L'Etna
A differenza della Borgogna, che ha una zonazione più frammentata in "denominazioni" e "cru", la zona vinicola dell'Etna si identifica con un'unica DOC, la Etna DOC, una delle più antiche in Sicilia, istituita nel 1968.
All'interno di questa denominazione, le differenze qualitative e stilistiche dei vini sono determinate principalmente dai versanti del vulcano e dalle singole Contrade, che si distinguono per altitudine, esposizione e natura dei terreni vulcanici.
• Versante Nord: è la zona più estesa e considerata la culla del vino Etna DOC. È caratterizzata da un clima più fresco e da terreni neri e profondi, ricchi di ceneri vulcaniche. Le contrade più celebri sono Guardiola, Feudo di Mezzo e Calderara Sottana.
• Versante Est: si affaccia sul Mar Ionio, è il più piovoso ed ha l'influenza delle brezze marine. I terreni sono più leggeri e ricchi di sabbia. È particolarmente vocato per la produzione di vini bianchi (Carricante), che qui esprimono al meglio
• Versante Sud-Est: caratterizzato da una grande escursione termica tra giorno e notte, produce vini rossi e bianchi. I vini rossi tendono ad essere più freschi e meno strutturati rispetto a quelli del versante Nord, mentre i bianchi si distinguono per una maggiore morbidezza. Le altitudini variano notevolmente, offrendo una grande varietà di stili.
• Versante Sud-Ovest: è il versante più arido e soleggiato. I vigneti si trovano a quote più basse e i vini prodotti qui tendono a essere più morbidi e fruttati, con una minore acidità rispetto a quelli degli altri versanti. La produzione è meno estesa rispetto a quella degli altri lati del vulcano, ma sta acquisendo sempre maggiore importanza.
I diversi terroir
Borgogna
La Borgogna ha un clima continentale con inverni freddi ed estati calde. L'escursione termica giornaliera è notevole, e ciò aiuta le uve a sviluppare acidità e aromi complessi.
Suolo
Il suolo è estremamente vario e frammentato, cambiando anche di poche decine di metri. La composizione dominante è una combinazione di argilla e calcare, sedimenti risalenti al Giurassico. I suoli ricchi di calcare donano ai vini rossi di Pinot Noir eleganza, finezza e una spiccata mineralità, mentre nei vini bianchi di Chardonnay contribuiscono a una vivace acidità e complessità.
Vitigni e Fattore Umano
I due vitigni principali, Pinot Noir e Chardonnay si sono evoluti nel corso dei secoli per adattarsi perfettamente al terroir locale. I monaci cistercensi e cluniacensi, a partire dal Medioevo, furono i primi a comprendere e a delimitare in modo preciso le singole parcelle di vigneto, chiamate
"climats". Questi climats sono l'espressione più pura del terroir borgognone: ogni climat ha un nome, una storia e produce un vino con un'identità unica e irripetibile.
L'Etna
Il terroir dell'Etna è unico al mondo e completamente diverso da quello della Borgogna.
Clima e Geografia
L'Etna ha una viticoltura definita da un'estrema varietà di microclimi. A differenza della Borgogna, qui si ha un clima mediterraneo di alta montagna, con una fortissima escursione termica. I vigneti si trovano a quote che vanno dai 400 ai 1.000 metri s.l.m., e ogni versante ha un'esposizione, un'altitudine e un microclima specifici. Queste differenze generano una notevole variabilità nei vini prodotti.
Suolo
Il suolo è di origine vulcanica e può essere composto da sabbia vulcanica, lapilli, pomice, o roccia lavica frantumata. Questi suoli sono ricchi di minerali (ferro, rame, magnesio) e di potassio, ma poveri di sostanza organica. La loro composizione costringe le radici delle viti a cercare in profondità l'acqua e i nutrienti, contribuendo così alla complessità e alla longevità dei vini.
Vitigni e Fattore Umano
Il Nerello Mascalese produce vini rossi eleganti e minerali, spesso paragonati per complessità al Pinot Noir, mentre il Carricante dà vita a bianchi sapidi, freschi e con una spiccata acidità. L'influenza umana è legata alla tradizione secolare della viticoltura eroica. Le vigne sono spesso coltivate ad alberello e si trovano su terrazzamenti sostenuti da muretti a secco di pietra lavica.
Quanto si somigliano
Nonostante le evidenti differenze geografiche e climatiche, il terroir dell'Etna e quello della Borgogna condividono alcune similitudini cruciali che li rendono unici nel panorama vinicolo mondiale.
1 - Frammentazione e variabilità del suolo: entrambe le regioni hanno un suolo estremamente frammentato e variabile, che cambia a volte anche solo di pochi metri. 2 - Sensibilità dei vitigni: sia il Pinot Noir (Borgogna) che il Nerello Mascalese (Etna) sono vitigni estremamente sensibili al loro ambiente. Non mascherano il loro terroir, ma lo riflettono in modo limpido.
3 - Importanza dell'altitudine e dell'esposizione: sebbene il contesto sia diverso, in entrambe le regioni l'altitudine e l'esposizione del vigneto sono elementi determinanti. In Borgogna, i migliori vigneti si trovano sulla Côte d'Or a un'altitudine e esposizione ideali per una maturazione ottimale. Sull'Etna, la viticoltura si pratica ad altitudini molto elevate (fino a oltre 1000 metri) e la posizione sui diversi versanti (Nord, Est, Sud) influenza drasticamente il microclima e, di conseguenza, lo stile del vino. In entrambi i casi, la verticalità del terroir è fondamentale.
4 - Ruolo cruciale del fattore umano: la tradizione e la dedizione dei viticoltori sono essenziali in entrambe le regioni. In Borgogna, i monaci hanno definito i "climats" secoli fa. Sull'Etna, la viticoltura eroica su terrazzamenti è una pratica antica che richiede un enorme lavoro manuale e un profondo rispetto per il territorio
I vini a confronto
Affermava Giacomo Tachis che "...l'Etna è la Borgogna d'Italia" e che il Nerello Mascalese ha molte più note comuni con i Pinot Noir di quanto si possa immaginare. Appare interessante, adesso, porre a confronto le caratteristiche dei vini della Borgogna con quelli dell'Etna. Per prima cosa occorre precisare che:
- in Borgogna i vitigni di maggiore produzione sono il Pinot Nero e lo Chardonnay;
- sull'Etna si produce in massima parte Nerello Mascalese e Carricante.
Naturalmente vi sono produzioni, sia nell'una che nell'altra zona, di vitigni ulteriori (es. in Borgogna l'Aligotè sull'Etna il Nerello Cappuccio, il Catarratto, etc.).
I rossi
I rossi di Borgogna sono l'archetipo dell'eleganza, mentre i rossi dell'Etna, ur avendo similitudini di corpo leggero e colore tenue, si distinguono per un'anima più "vulcanica" e una spiccata mineralità.
I bianchi di Borgogna sono spesso più opulenti e complessi, con un'importante impronta data dalla vinificazione, mentre i bianchi dell'Etna sono definiti da una purezza minerale e una freschezza vibrante che riflette il loro ambiente vulcanico.
I bianchi
I bianchi di Borgogna sono spesso più opulenti e complessi, con un'importante impronta data dalla vinificazione, mentre i bianchi dell'Etna sono definiti da una purezza minerale e una freschezza vibrante che riflette il loro ambiente vulcanico.
In sintesi, mentre entrambi i vini sono l'espressione perfetta del loro terroir, i vini di Borgogna rappresentano la finezza del calcare, mentre quelli dell'Etna riflettono l'energia e la mineralità del vulcano.
Borgogna - Pinot noir
Etna - Nerello Mascalese
Vini eleganti, fini, complessi, con note di frutta rossa, spezie, terra e sottobosco. Alta acidità e tannini setosi. Straordinario potenziale di invecchiamento, sviluppano complessità terziarie.
Vini minerali, sapidi e strutturati, con note di frutta rossa, erbe aromatiche, tabacco e fumo. Spesso hanno una maggiore persistenza aromatica. Grande potenziale di invecchiamento, sviluppano aromi terziari e una mineralità più pronunciata.
Borgogna - Chardonnay
Etna - Carricante
Vini ricchi, eleganti, con note di frutta a polpa gialla, agrumi, burro e nocciola. Spesso subiscono la fermentazione malolattica e l'affinamento in legno.
Vini freschi, sapidi e minerali, con note di agrumi, fiori bianchi, e pietra focaia. Generalmente non subiscono la malolattica né il legno, preservando acidità e sapidità.
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